Descrizione:
Si parte nella suggestiva cornice dell’Abbazia di Ferrania, antica commenda medioevale risalente al XII° secolo. Attraversata la “Corte” ed il parco dei Marchesi de Mari, si prosegue per circa 500m su asfalto in direzione Montenotte. Appena superata la vecchia Azienda Agricola, ora riconvertita in industria, si svolta a sinistra sulla strada sterrata (WP003) che, salendo con pendenza regolare porta alle “Vasche” ossia i serbatoi idrici dell’acquedotto che raccolgono l’acqua captata nelle sorgenti dell’Adelasia.
Si prosegue lungo crinale poi si svolta a sinistra su una sterrata a mezza costa che ci porta sulla collina delle “Cilegie Nere”. Qui si svolta a destra e si sale in lieve pendenza. Lasciata la Cascina Bazzarin sulla sinistra si raggiunge nuovamente la dorsale principale che si segue fino a raggiungere la cima della Collina del Cruv a quota 656 m s.l.m (WP011).
Si attraversa una suggestiva faggeta e si inizia una prima discesa in direzione Cascina Rossi. Dopo qualche centinaio di metri si abbandona il crinale e si svolta a destra su una strada che taglia a mezza costa il versante nord-ovest della dorsale appenninica principale. Seguendo questo percorso in saliscendi in un aperto bosco di faggi e carpini si raggiunge la sorgente di cascina Mnau (WP016). Qualche metro con la bici al fianco e si tocca l’asfalto per poche centinaia di metri fino alla sbarra verde, ingresso alto della Riserva Regionale dell’Adelasia. Si riprende lo sterrato e si sale fino alla Cascina Miera.
Si sale ancora per pochi metri e ci si addentra in una delle più spettacolari foreste di faggi della Liguria alle pendici del Bric del Tesoro (865 m s.l.m.) teatro, secoli orsono, di battaglie Napoleoniche e di storie di principesse e carbonai. Si resta in quota cercando di seguire i poco visibili segnavia del “percorso 3”. Si attraversa la pineta di Cascina Ciappa e si svolta a sinistra sulla prima variante in discesa stile enduro denominata “PS4”: 3,5 km per oltre 400m di dislivello negativo, questo percorso non permette distrazioni, un misto di tecnica, velocità, forza, tenuta fisica, 7-8 minuti di puro divertimento!
Dopo il primo tratto veloce una breve rampa permette di raggiungere la vetta del “Bric Curlin” 820m s.l.m. e punto più alto dell’intero percorso. Inizia qui un tratto cult del Cinghialtrophy: il “Sentiero Segreto”. Si scende su un maestoso crinale fra faggi secolari, antiche carbonaie, ratti rocciosi e ruderi di antichi casolari ormai divorati dalla vegetazione. Si raggiunge quindi il canalone della strada “Ciappa-Amore”, che si abbandona subito per imboccare sulla sin istra il sentiero “Amore Rock” che serpeggiando fra abeti e castagni secolari porta ai Prati dell’Amore. Si entra quindi nel bosco dove la strada si fa veloce e dal fondo in terra battuta. Un breve allungo ed una serie di velocissime parabole si conclude con il “Cavatappi”. Si attraversa “la Vernè” dove il fondo è sempre fangoso a causa delle sorgenti perenni che sgorgano dalle falde acquifere ed ecco che dopo una stretta gimkana si viene catapultati nel vortice del “Cinghialpark”, un vero e proprio Bike Park naturale che segue al meglio la morfologia del terreno senza così rovinarlo. il Salto del Castoro, quello delle Pietre, la super compressione “Oltraggio al Faggio” il Salto della Vasca da Bagno, le 5 gobbe del Cinghiale, e ancora salti e parabole per concludere la discesa con il finale sulla tortuosa “Gimkana del Cinghialboys”.
Raggiunto nuovamente il Rio Ferranietta, filo conduttore di questo avventuroso percorso, si svolta a DX per tornare a far rifornimento d’Acqua alla Cascina Sarvagliona (ovvero “i Froi”) selvaggio centro direzionale della nostra associazione. Si prosegue e al primo bivio si svolta a SX e si inizia la risalita verso l’inizio della PS3. Dopo alcune ripide rampe si attraversano i prati della Cascina Cisa e gli enormi massi delle panoramiche Rocche del Manuà dove vale la pena fermarsi per godere del suggestivo panorama a 360° sui boschi delle Riserva. Ancora a SX al bivio successivo ed eccoci in prossimità di Cascina Tarosch (Lago di Gola). Tenere il percorso sulla cresta della collina e dopo l’ultima rampa nel prato si raggiunge la partenza dell’ultima discesa: la PS3.
Fisicamente la più impegnativa, la PS3 costringe a continui rilanci dopo secchi strappi in salita. Inizia con un veloce tratto su prato per entrare poi nel bosco ed affrontare una dura rampa in salita al termine della quale si svolta a SX. La strada è veloce ed insidiosa per la fitta vegetazione e per il fondo che cambia di continuo. Si raggiunge così il crinale del Manchetto e si svolta a SX. Un tratto di veloce discesa su carrareccia. Raggiunto un tratto in piano si abbandona la strada principale per svoltare a SX e continuare la prova sul sentiero “President Express”. Ancora una breve discesa seguita da una secca rampa e poi tratto veloce su crinale che conduce al toboga ed alla pineta di Cacina Ronco, dove non è difficile incontrare qualche scoiattolo rosso che salta fra le fitte fronde. Ancora un rilancio ed ecco le tre parabole finali che portano alla fine della PS1 in loc. C. Martinett. Si svolta a destra e si segue il fondovalle del Rio Ferranietta fino a tornare al punto di partenza.ta “President Express”.